OLAF JANSEN: UNA VERITA’ SEGRETA. La storia che mi accingo a raccontarvi, può risultare incredibile, ma vi accorgerete che leggendo il post vi affascinerà il suo contenuto. Il racconto è stato rilasciato in punto di morte da OLAF JANSEN”, un uomo di 95 anni che per tutta la vita è stato deriso per aver provato a rendere noto questa storia incredibile.
RICOSTRUZIONE DEL MISTERIOSO INCONTRO DI JENS E OLEG JENSEN CON DEI MISTERIOSI GIGANTI
” MI CHIAMO OLAF JANSEN SONO UN NORVEGESE NATO NEL 1811. MIO PADRE JENS JANSEN NACQUE A RODWIG SULLA COSTA SCANDINAVA. MIO PADRE PUR ESSENDO UN UOMO DI UNA STAZZA E FORZA NON COMUNE, ERA UN UOMO DOLCE E GENTILE NEI MODI. RICORDO CHE LASCIAMMO STOCCOLMA CON IL NOSTRO PESCHERECCIO IL 3 APRILE DEL 1829 DIRETTI A SUD, LASCIANDO LE ISOLE GOTHLAND ALLA SINISTRA, E LE ISOLE OELAND A DESTRA. ATTRACCAMMO AL PORTO DI HAMMERFEST ( LATITUDINE 71°40′ ), PER QUALCHE GIORNO RIPOSAMMO LI’. OLAF E JENS VIAGGIARONO INCROCIANDO SULLA PROPRIA ROTTA UN’INFINITA’ DI ICEBERG, QUANDO AD UN CERTO PUNTO SI SOLLEVO’ UN VENTO INFERNALE DA SUD-OVEST. IL CIELO E LE COSTE SI RIEMPIRONO DI COSI’ TANTI UCCELLI CHE L’OSCURARONO, COSA MAI VISTA NELLA NOSTRA VITA. MIO PADRE ERA UN ARDENTE FEDELE DI ODINO E THOR E MI DICEVA CHE ERANO DELLE DIVINITA’ CHE VENIVANO CON IL VENTO DEL NORD. MIO PADRE MI SPIEGO’ CHE NEL PROFONDO NORD ( OVVIAMENTE SI INTENDE NEL PROFONDO NORD EUROPA ), SI TROVAVA UNA TERRA MOLTO BELLA, CHE TUTTI DOVEVANO CONOSCERE, DOVE ABITAVANO GLI SCELTI. DURANTE LA NAVIGAZIONE SFUGGIMMO DA UN NAUNFRAGIO PER MIRACOLO. MIO PADRE MI RASSICURO’ DICENDOMI CHE ODINO E THOR ERANO CON NOI. NEVE E PIOGGIA ERANO INCESSANTI, NEL RACCOGLIERE FUORI BORDO UN RECIPIENTE D’ACQUA PER LAVARCI, MI ACCORSI CHE QUESTA NON ERA SALATA MA DOLCE. DISSI: PADRE L’ACQUA NON E’ SALATA. NEL RIMETTERE LA BUSSOLA NEL MODO GIUSTO, CI ACCORGEMMO CHE IL SUO AGO SEMBRAVA UBRIACO, COME IMPAZZITO. QUESTO CLIMA ANDO’ AVANTI COSI’ PER DIVERSI GIORNI. DAL DIARIO DI BORDO PER L’ESATTEZZA 11 GIORNI DOPO LA TEMPESTA. IL RACCONTO VA AVANTI. SECONDO I CALCOLI ERA IL PRIMO DI AGOSTO E MIO PADRE ATTIRO’ LA MIA ATTENZIONE CON UN URLO, DICENDOMI CHE VEDEVA IL SOLE IN MANIERA MOLTO STRANA, PER LA PRECISIONE COME SE FOSSE CONTRAFFATTO/ALTERATO. OSSERVANDOLO MEGLIO QUELLO CHE SEMBRAVA ESSERE IL SOLE, IN REALTA’ SI MANIFESTAVA COME UNA SORTA DI OGGETTO BRONZEO CELESTE. SUCCESSIVAMENTE A QUESTO EVENTO MIO PADRE ATTIRO’ LA MIA ATTENZIONE DICENDOMI CHE SI VEDEVA TERRA IN VISTA. LA TERRA SI PRESENTAVA CON UNA VEGETAZIONE PARTICOLARMENTE RIGOGLIOSA. MIO PADRE COMINCIO’ A RINGRAZIARE THOR E ODINO PER AVERCI PROTETTO DURANTE LE TEMPESTE. DOVEVA ESSERE CIRCA IL PRIMO DI SETTEMBRE. IMPROVVISAMENTE CI IMPAURIMMO NEL SENTIRE CANTARE GENTI IN LONTANANZA. SUBITO DOPO VEDEMMO UNA NAVE GIGANTESCA VENIRE VERSO DI NOI. QUELLI CHE ERANO A BORDO CANTAVANO AD ALTA VOCE E SEMBRAVANO VERAMENTE TANTI. SI TRATTAVA DI UNA NAVE MAESTOSA DI UNA FORMA CHE NON AVEVAMO MAI VISTO. DA QUESTA NAVE GIGANTESCA VENNE CALATA UNA SCIALUPPA AL CUI INTERNO SI TROVAVANO 6 UOMINI ANCH’ESSI DI STATURA GIGANTESCA, CHE SI DIRESSERO VERSO DI NOI. GLI UOMINI, VENENDO VERSO DI NOI PARLAVANO UNA STRANA LINGUA. MA DAI LORO MODI, SI NOTAVA CHE ERANO AMICHEVOLI. RIDENDO IN MANIERA SMODATA, FECERO DEI GESTI PER INVITARCI A SALIRE SULLA LORO NAVE. MIO PADRE MI CHIESE COSA NE PENSAVO. E NEL GIRO DI POCHI MINUTI CI TROVAVAMO SULLA LORO NAVE. CIRCA UN’ORA DOPO LA NOSTRA NAVE FU LETTERALMENTE ISSATA SULLA LORO A MEZZO DI UNA STRANA STRUTTURA CON GANCIO. SULLA NAVE TROVAMMO ALMENO UN CENTINAIO DI PERSONE. LA NAVE DEI GIGANTI SI CHIAMAVA NAZ, CHE TRADOTTO VUOL DIRE PIACERE, PER LA PRECISIONE GITA DI PIACERE. I GIGANTI CI OSSERVAVANO CON UNA CERTA CURIOSITA’. SULLA NAVE NON VI ERA UN ESSERE MENO ALTO DI METRI 3,60. AVEVANO UN VISO DOLCE E BELLO, ONESTO, CON UNA CARNAGIONE ROSSASTRA. I CAPELLI E LA BARBA ERANO GIALLI/NERI/SABBIA. LE DONNE INVECE AVEVANO UN’ALTEZZA CHE OSCILLAVA INTORNO AI METRI 3,30. LE LORO FATTEZZE ERANO REGOLARI E DELICATI. IL LORO COLORITO ERA DELICATO E LUMINOSO. ENTRAMBI SI PONEVANO IN MODO GENTILE. ANCHE SE RISPETTO A NOI, RISULTAVANO GIGANTESCHI, I LORO MODI NON MOSTRAVANO ALCUN IMBARAZZO VERSO DI NOI. IL 1,80 DI MIO PADRE, FACEVA SI CHE LUI GLI ARRIVASSE ALLA CINTURA. ANCHE SE IO AVEVO 18 ANNI, SICURAMENTE MI VEDEVANO COME POLLICINO. I LORO ABITI ERANO RICCAMENTE RIFINITI, IL VESTITO DEGLI UOMINI ERA UNA SORTA DI TUNICA CON UNA CINTA ALLA VITA. SIA IO CHE MIO PADRE, NON CI SENTIVAMO IN PERICOLO. LA VELOCITA’ DELLA NAVE ERA TALMENTE VELOCE CHE AVREBBE SUPERATO QUELLA DEI TRENI CHE AVREI PRESO IN FUTURO. LA NAVE ERA EQUIPAGGIATA DA UN SISTEMA DI ILLUMINAZIONE CHE PRESUMO FOSSE ENERGIA ELETTRICA. DEVO RICORDARE CHE IL PERIODO DI QUESTI AVVENIMENTI ERA IL 1829″.
Racconto affascinante che avrebbe meritato un’attenta considerazione degli addetti ai lavori. Olaf ha lasciato una storia che andrebbe decisamente approfondita. A mio avviso i giganti sono esistiti, ma tecnologicamente avanzati aggiunge un pizzico di sale in più a future ricerche. Non dobbiamo andare molto lontano per cercare tracce sull’esistenza di uomini con altezze importanti. La Sicilia e la Sardegna ne sono piene. Ma questo sarà oggetto di altri post. Buona lettura