Antonio Antolini nasce a Civitavecchia nel1949. E’ sposato ed ha due figli. Consegue la maturità nel 1967 presso il Liceo Scientifico G. Galilei di Macerata, ed entra in Accademia Aeronautica a Pozzuoli con il corso Falco 3.
Dopo il biennio di Ingegneria, ha frequentato il triennio presso l’Università degli Studi di Napoli” (ora Federico II). Egli si laurea il 6 novembre 1973 in Ingegneria Aeronautica.
Carriera ingegneristico-militare
Viene assegnato al 5° Stormo di Rimini. Dove svolgerà il compito di responsabile dell’efficienza e della manutenzione dei velivoli F 104 S del Reparto.
Trasferito nel 1977 all’ Ufficio di Sorveglianza Tecnica presso la ditta Agusta a Cascina Costa (Varese), si occupa di Controllo Produzione e Costi, di Controllo di Qualità e di gestione contrattuale di tutti gli elicotteri acquistati per le varie Forze Armate.
Nel 1987 viene trasferito al Ministero della Difesa. Dove sarà dislocato nella Direzione Generale responsabile degli Studi, Approvvigionamenti e Certificazioni degli Armamenti Aeronautici.
Nel 1994 viene trasferito al NETMA di Monaco di Baviera. Si tratta dell’agenzia NATO per la gestione del programma Eurofighter 2000. Li svolgerà l’incarico di “Finance Section Leader”.
Nel 1997 ritorna al Ministero della Difesa ed assume vari incarichi, tra i quali capo Ufficio Affari Industriali ed Economici e Direttore della 6^ Divisione (Elicotteri).
Ha partecipato a numerosi collaudi di: Satelliti geostazionari, aeroplani, elicotteri ed anche una camera ipobarica. Inoltre ha partecipato a Commissioni per incidenti di volo. Ha anche partecipato a valutazione di prezzi per acquisti di aeromobili delle varie Forze Armate.
Pensionamento, consulenze ed hobby
A fine 2006 termina il rapporto di lavoro con l’Amministrazione della Difesa con il grado di Generale di Brigata e dal 2007 al 2014 ha un rapporto di consulenza con una ditta del settore aeronautico.
Oggi è un “libero pensatore” e coltiva il suo antico hobby della fotografia. Segue inoltre convegni organizzati principalmente dal CESMA (Centro Studi Militari Aeronautici) e dall’ ASTRI (Associazione, Scienziati Tecnologici e Ricercatori Italiani)